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Accorpamento scolastico, proteste a Fratte e Matierno: “Sciopero ad oltranza” Attualità 

Accorpamento scolastico, proteste a Fratte e Matierno: “Sciopero ad oltranza”

Le proteste dei genitori, degli alunni, insegnanti e presidi per il piano di dimensionamento scolastico messo in atto dalla Regione Campania, su disposizione del governo nazionale, non si placano. Due le scuole che ieri mattina hanno manifestato il loro dissensoMatierno e San Tommaso D’Aquino a Fratte. I genitori dapprima hanno protestato dinanzi la scuola e successivamente si sono ritrovati sotto la sede di Palazzo di Città per un incontro con il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore alla Pubblica Istruzione Gaetana Falcone. Lo scrive oggi Le Cronache «Siamo contrari all’accorpamento con il V circolo didattico di Ogliara, vogliamo restare come ora», è stato il coro unanime delle mamme. La scuola conta oggi duecento alunni circa e la richiesta è quella di fermare lo smembramento, restituendo autonomia all’istituto scolastico. «Se non dovessimo vincere questa battaglia siamo pronti a trasferire i nostri figli altrove, abbiamo già complicate le richieste di nulla osta che firmeremo qualora non dovesse esserci un cambio di passo – hanno aggiunto i genitori – La prima elementare quest’anno potrebbe non formarsi per carenza di iscritti, la nostra preside si sta impegnando per evitare la chiusura ma i nostri figli hanno bisogno di continuità, ne va della loro formazione». Il provvedimento adottato dalla Regione Campania la scorsa settimana ha salvato l’autonomia della scuola Vicinanza e dell’Ic Ogliara ma penalizza gli altri quartieri, a partire da Fratte che perderà il plesso di Matierno che sarà accorpato ad Ogliara. «Ci siamo ritrovati a perdere un punto di riferimento, la nostra scuola è un presidio sempre aperto.

La scuola ha una storia e una memoria di accoglienza, inclusione, lotta alla dispersione, di contrasto alla povertà educativa che richiede progettualità», ha dichiarato Maria Ida Chiumiento, dirigente scolastica dell’Ic San Tommaso D’Aquino.

I genitori hanno annunciato che andranno avanti ad oltranza con la protesta, con scioperi che potrebbero coinvolgere anche gli alunni.

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